Ieri pomeriggio a Lecce, sul campo di una diretta concorrente per la salvezza, è venuta fuori ancora una volta l’anima greca e combattente dell’Hellas Verona. Sembrerebbero parole di circostanza, soprattutto quando si parla di quella zona di classifica e soprattutto quando lo 0-1 finale, è deciso da un tiro da fuori area e per di più “sporcato” da una deviazione. Al momento, se la Serie A finisse quest’oggi, il Verona di Marco Baroni sarebbe ampiamente salvo col 13° posto in classifica, tenendosi alle spalle squadre con qualità tecniche importanti e con una solidità societaria decisamente più stabile. Si perché quello che è successo a gennaio, durante il calciomercato ha senza dubbi del clamoroso e, per certi versi, ha stravolto la squadra. Mi piace parlare di campo, ma è palese che quando, il 20 dicembre ’23 la Guardia di Finanza iscrisse il Presidente Setti, tra gli indagati per bancarotta, i tifosi pensarono subito al peggio per il club scaligero, del quale è presidente dal 2012. Numeri alla mano il Verona a gennaio ha ceduto ben 15 tesserati, di cui almeno 7 titolari.. incassando oltre 44 milioni di euro!! Una squadra letteralmente smembrata in tutti i reparti, Hien, Terracciano, Faraoni, Doig e Gunter in difesa, Hongla, Mboula e Saponara a centrocampo, Djuric, Kallon e il talentuoso Ngonge in avanti. (e non li ho citati tutti ). Insomma, dati alla mano e col mercato chiuso, il Verona venne già dato per morto; anche perché le dirette concorrenti tra cambi panchina e movimenti di mercato, si sono mosse abbastanza. A distanza di un mese però, siamo qui a scrivere di quanto il calcio sappia ancora insegnare, sappia ancora stupire. Sia chiaro: non vogliamo essere di cattivo augurio ai tifosi del Verona! ..anzi, ci siamo tutti appassionati nel vedere il “coraggio” da parte di un’allenatore, Mister Baroni che, NONOSTANTE TUTTO, sia rimasto saldamente alla guida e che, dopo il “tragico” calciomercato ha creato un gruppo per certi versi migliore, di quello allenato fino a gennaio. Nelle 6 gare giocate post-mercato, l’Hellas Verona ha perso a Napoli (minuto ’88, 2-1) e a Bologna (al “Dall’Ara” ci hanno vinto in poche quest’anno..) poi ha pareggiato a Monza 0-0 e ha inchiodato sul 2-2 la Juventus, per finire due vittorie pesantissime, 1-0 al Sassuolo e quel 0-1 di ieri a Lecce, che ha tirato fuori ancora una volta, l’anima greca e combattente dell’Hellas.


Una risposta a “L’anima dell’Hellas! la salvezza del Verona non è più un miraggio (nonostante tutto)”

  1. Avatar Antonio
    Antonio

    Spunto interessante.

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